CarMa. 1861 La Brutale verità

Il gruppo artistico CarMa nasce nel 2013 dall’incontro fra Michele Carilli (attore e regista per 20 anni della compagnia teatrale “I Nuovi Giullari”, che ha messo in scena negli anni passati più di 400 repliche di commedie brillanti ed in vernacolo) ed il cantante Mimmo Martino (gruppo etnico “Mattanza”). L’unione di queste due anime ha dato vita a questo lavoro teatrale, opera che ha voluto accendere una luce sul lato oscuro dell’Unità d’Italia e sul fenomeno del brigantaggio, infatti sono trascorsi più di 150 anni da quando nasceva il regno d’Italia, ma l’unità vera, quella fatta di culture e storie condivise, è ancora tutta da scoprire.

In “1861 – La brutale verità”, spettacolo che ricalca la forma del teatro- canzone, tratto dall’omonimo libro di Michele Carilli (ed. LARUFFA) con la parte recitativa affidata all’attore Lorenzo Praticò e la parte musicale (dopo la morte di Mimmo Martino avvenuta nel gennaio scorso) riservata a Marinella Rodà, Alessandro Calcaramo e Mario Lo Cascio, il pubblico avrà la possibilità di venire a conoscenza delle storie delle vittime di tale processo unitario. L’autore narra fedelmente la cronistoria postunitaria in un viaggio emozionale nel passato. Tale rappresentazione riproduce la voglia di riscatto che passa attraverso la divulgazione dei fatti così come accaduti affinché le radici riemergano dall’oblio dove volutamente sono state collocate.

Lo spettacolo ha avuto, nella nuova forma (debutto avvenuto nel marzo 2015), grande consenso di pubblico e di critica. Delle otto canzoni (tutte eseguite dal vivo in scena) la canzone “Angelina, l’urtima lacrima” (di M. Carilli) è vincitrice assoluta del “Premio Mondiale di Poesia in musica “Nosside” (Unesco World Poetry -2014).

Lo Spettacolo è entrato di diritto nel cartellone ufficiale del Teatro Augusteo per la stagione teatrale 2018/2019, ed è andato in scena il 5,6 e 7 ottobre 2018 con grande successo di pubblico e critica tra cui il pubblico elogio dello scrittore Pino Aprile e del cantautore Eugenio Bennato.